Il miglior intervento è agire sui muscoli
In entrambi i casi di responsabilità delle cervicobrachialgie i muscoli sono i principali responsabili. Le ernie si sviluppano col tempo a causa di perdita di tono muscolare o rigidità muscolare, a meno che non ci sia una predisposizione data da fattori ereditari o patologici.
Le contratture muscolari invece possono generarsi a causa di innumerevoli fattori tra i quali scarso movimento, ripetizione di movimenti traumatici, posture errate e fattori psicologici.
Infatti, ne è vittima chi svolge attività manuali logoranti, chi fa lavori sedentari mantenendo ferme troppo allungo le braccia in determinate posizione (es. postura da PC e mano del mouse) e chi subisce forti stress emotivi. Ricordo infatti che i muscoli del collo e delle spalle sono molto legati all’emotività della persona rispetto ad altri muscoli. Se viviamo periodi di forte stress e ci aggiungiamo al pacchetto una postura errata (un classico esempio è la postura da smartphone o sui libri) ecco che ad un certo punto quest’area si irrigidisce.
Mi viene in mente il periodo universitario in cui, nonostante si è giovani, a causa delle tante ore sui libri e allo stato d’ansia di una sessione di esami si presentano spesso dolori al collo. Un valido intervento è la ginnastica posturale mirata che serve a rieducare i muscoli, a decontrarli e rimetterli in tono. Ma sottolineo che non basterà farla qualche giorno.
Bisogna prendere consapevolezza dei propri atteggiamenti o problemi posturali con un lavoro conscio e attivo che duri anni altrimenti i vecchi dolori si riaffacceranno. In genere quando si sente la parola “anni” ci si demoralizza ma avere una vita attiva è la raccomandazione che danno tutti i professionisti nel campo della salute e del benessere. Quindi, facciamo tutta la vita un po’ di attività fisica e ritagliamoci 10 minuti di questa attività ai nostri esercizi mirati alla postura.
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