Cosa sono e a cosa servono gli Esercizi Propriocettivi? In questo articolo vado a spiegarlo in termini semplici evidenziando il loro ruolo nella ginnastica posturale.
Nel nostro corpo abbiamo molte tipologie di recettori sensoriali che ci danno informazioni sull’esterno. Per esempio negli occhi abbiamo i “fotorecettori”, oppure sulla pelle, in particolar modo sui polpastrelli, abbiamo i “recettori tattili”. Sparsi nel nostro corpo abbiamo anche dei recettori che vengono chiamati “Propriocettori” e hanno il compito di darci informazioni sulla posizione del nostro corpo nello spazio.

Se facessimo l’esperimento di spegnere per un attimo i nostri 5 sensi, bendandoci, tappandoci le orecchie ecc. Avremmo sempre la percezione del nostro corpo. Ora si comincia ad intravedere un significato a questi esercizi. Quando cerchiamo di muovere, sostenere o equilibrare in modo corretto il nostro corpo, il cervello fa affidamento soprattutto a questi sensori.
Se negli anni tendiamo ad avere un tenore di vita sedentario, tendiamo a mantenere la stessa posizione del corpo per ore e non ci muoviamo, oltre a perdere tono muscolare perderemo reattività ovvero avremo dei riflessi meno scattanti. L’equilibrio e la stabilità di ogni singola articolazione ne risentiranno. Avere buoni riflessi a volte ci salva addirittura la vita. Pensate a quando si scivola mettendo un piede sopra qualcosa o semplicemente quando perdiamo momentaneamente l’equilibrio. Dei buoni riflessi potrebbero fare la differenza.
Come possiamo riequilibrare il nostro corpo?
Con gli esercizi propriocettivi. Servono proprio a stimolare i propriocettori per avere più percezione del corpo e sicurezza nei movimenti. Quello che bisogna fare è di mettere in discussione la stabilità del corpo posizionandoci su degli appoggi instabili o metterci in una posizione di precario equilibrio.
Per esempio usando tavolette basculanti, palle gonfiabili (ne esistono di varie dimensione), pedane gonfiabili, TRX (appesi a dei cavi) ecc. ma anche il semplice gesto di stare in punta di piedi o in equilibrio su di una gamba. La sensazione che si ha facendo questi esercizi è di avere una stabilità precaria. Bisogna lavorare sull’instabilità per essere più stabili.
Questo lavoro attiva il nostro sistema nervoso periferico, stimola i riflessi e va a rafforzare i muscoli stabilizzatori delle articolazioni in questione. La sensazione che si ha dopo un periodo di allenamento con questi esercizi è di avere maggiore sicurezza dei propri movimenti.
Alcuni miei clienti hanno tra i 65 – 80 anni e dopo un periodo che hanno provato questi esercizi mi hanno riferito che si sentivano più sicuri nel camminare e più stabili in piccoli momenti di equilibrio. Il signor A.P. mi ha riferito che ora riesce finalmente a infilare i pantaloni da in piedi mantenendosi in equilibrio, senza doversi sedere.

La signora L.M. mi ha confidato che è tornata a fare la spesa uscendo di casa da sola. Il signor B.L. che ha le protesi ad entrambe le anche, cadeva spesso a terra durante una semplice passeggiata con una media di 2 cadute a settimana, dopo un periodo di lavoro con questi esercizi propriocettivi ha smesso di cadere.
Perché si fanno fare spesso in fisioterapia?
Per riattivare la stabilità dell’articolazione in questione e per ridare quel senso di sicurezza e di stabilità che manca all’inizio di una ripresa post infortunio.
Quando si è stati molto tempo con una caviglia immobilizzata, inconsciamente il nostro corpo percepirà quell’arto malato, questo perché per un po di tempo abbiamo fatto più affidamento all’altra gamba. Come si ricomincia a riusare tutti e 2 gli arti bisognerà fare degli esercizi propriocettivi per riequilibrare l’appoggio delle gambe e per non assumere atteggiamenti posturali di compensazione.
Quando una persona a zoppicato per un mese, tenderà ad avere quell’andatura anche dopo che la gamba si sarà ripresa consolidando un vizio posturale.
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