Allenamento posturale: corpo libero o attrezzi? 

In un allenamento orientato a migliorare la postura è meglio prediligere esercizi a corpo libero o con i macchinari?

Questa è la classica domanda che ci si pone almeno una volta quando si inizia a fare ginnastica posturale o fitness in generaleInfatti, spesso ci si rende conto che non si conoscono bene alcuni movimenti del nostro corpo e non si sa da dove iniziare per migliorare delle condizioni patologiche con degli esercizi fisici.

ginnastica posturale a corpo libero o con attrezzi

Puntare al corpo libero partendo dai macchinari

Il movimento a corpo libero, inteso anche con l’ausilio di resistenze come pesi ed elastici, è quello a cui dobbiamo puntare e i macchinari devono essere un mezzo per raggiungere questo fine senza però doverli escludere per forza in futuro.

I macchinari servono per prendere maggiore consapevolezza della postura del proprio corpo ma soprattutto hanno il compito di fare da guida nel movimento, servono per farci sentire più sicuri e dovrebbero essere utilizzati principalmente nelle prime fasi di apprendimento.

Ciò non vuol dire che non si possa iniziare a fare esercizi direttamente a corpo libero. Lavorando come professionista in questo campo ti posso dire che la scelta viene fatta in base all’esperienza che la persona ha del proprio corpo.

Guarda anche il mio video approfondimento dedicato a questo argomento:

Perché farsi seguire da un professionista è la scelta migliore?

Nell’impostare un percorso di rieducazione posturale è meglio essere seguiti da un professionista nelle prime fasi perché sarà proprio lui a consigliarti da dove partire se a corpo libero o con i macchinari.

Quest’ultimo valuterà e osserverà con occhio attento l’esecuzione dei nostri movimenti, così da fornirci un punto di vista abilitato a comprendere quale sia la soluzione migliore per la nostra problematica posturale.

allenamento posturale corpo libero

Quando si parte da zero sarà sicuramente meglio iniziare con i macchinari o con piccoli attrezzi, nello specifico poi dipende anche dalla gravità della patologia che si sta andando a trattare.

Tuttavia, i macchinari da soli non sempre ci fanno fare movimenti corretti, infatti questi vengono realizzati con misure standard e, anche se sono regolabili, le nostre articolazioni non sempre riescono ad accomodarsi perfettamente.

Sarà anche qui compito dell’istruttore trovare tutta una serie di adattamenti.

Alternanza macchinari – corpo libero

Il lavoro più efficace in ogni caso è alternare esercizi con le macchine con esercizi a corpo libero, specie nelle fasi iniziali.

Quando un movimento nuovo viene affrontato per la prima volta con un macchinario sarà sicuramente più facile eseguirlo con la postura corretta, quando lo stesso movimento si ripeterà a corpo libero la persona sarà più preparata ad affrontarlo.

Man mano che la nostra esperienza e la nostra consapevolezza del corpo e dei movimenti aumentano, consiglio di diminuire l’utilizzo delle macchine.

La maggior parte della gente in un percorso di questo tipo cerca di ritrovare un corpo che lo sostenga in tutto quello che fa durante la giornata.

Ragionando in quest’ottica bisogna riportare immediatamente ciò che abbiamo appreso con il macchinario nei movimenti a corpo libero affinché si percepiscano i risultati soprattutto nei gesti di vita quotidiana (che svolgiamo senza macchine).

Iniziare direttamente a corpo libero

A chi inizia da zero ad esercitarsi a corpo libero, e lo fa soprattutto per migliorare la postura, consiglio vivamente di essere seguiti da un professionista almeno nelle fasi iniziali, altrimenti si rischia addirittura di farsi male.

Quando si è liberi di muoversi senza vincoli emergono le incertezze e si ha quella sensazione di “fare male”.

Ci si sente instabili, deboli e scoordinati ma non bisogna abbattersi, bisogna solo essere consapevoli che si sta partendo da una condizione meno facilitata.

Le nostre capacità coordinative saranno le prime ad essere stimolate nelle prime sessioni. Il nostro cervello elaborerà tante nuove informazioni, dovrà gestire un nuovo movimento e crearsi nuovi schemi mentali.

“Ecco perché all’inizio ci sembra tutto più difficile.”

Darsi del tempo è la prima regola fondamentale soprattutto quando si parte senza macchinari, riallineare un corpo e riadattarlo ad una nuova postura è un lavoro che richiede anni e per i primi risultati bisogna aspettare almeno qualche settimana.

La mole di lavoro all’inizio non deve essere esagerata e nelle prime sedute è meglio inserire pochi esercizi. Bisogna saper rispettare i tempi di apprendimento ed i tempi di adattamento del corpo, cascare nell’errore di voler affrettare i tempi è molto facile.

“E’ un po’ come quando si inizia una dieta ipocalorica per perdere peso, vorremmo dimagrire il prima possibile, ma sappiamo bene che è sbagliato.”

Diventare autonomi e consapevoli

Una volta che si raggiunge l’obiettivo di riuscire a fare della ginnastica posturale a corpo libero in autonomia la si può fare dove e quando vuoi.

esercizio di ginnastica posturale a corpo libero

Quest’ultima parte è essenziale affinché la persona possa prendere più consapevolezza del percorso che sta facendo ed essere costante nel autodisciplinare il corpo. Non ci si sofferma mai troppo alla pianificazione di un percorso di questo tipo ma come ogni cosa più la si fa e prima si avranno dei risultati.

Andare tutti i giorni in uno studio privato, per esempio, ci costerebbe troppo in termini di tempo e denaro ma soprattutto in questo modo tendiamo a delegare all’istruttore la responsabilità del nostro percorso; se riuscissimo ad andarci una o massimo due volte a settimana, e gli altri giorni continuare in autonomia, potremmo essere molto più costanti e presenti nel percorso che si sta facendo.

Così come è molto efficace la didattica che vede l’alternanza di allenamenti con i macchinari con allenamenti a corpo libero sarà altrettanto efficace l’alternanza di allenarsi con l’istruttore e senza istruttore.

Questo a mio avviso è il percorso più funzionale per rieducare il corpo in ambito posturale ma poi ogni persona farà delle proprie scelte. Non è sbagliato continuare ad allenarsi sempre con l’alternanza macchinario/corpo libero, anzi, se si può questa rimane una delle formule più efficaci di sempre.

Però, quando parlo di un percorso più funzionale prendo in considerazione anche il tempo e il denaro delle persone. Con i tempi frenetici di oggi, nel pianificare un percorso di ri-educazione della postura bisogna obbligatoriamente prendere in considerazione questi parametri, altrimenti la costanza vacillerà.

L’esperienza del “lockdown” fatto durante la pandemia di COVID-19, ci ha insegnato proprio questo. Gli imprevisti non mancheranno mai.

Concludo cercando di rispondere alla domanda di apertura con dei punti chiave da tenere a mente:

  • Entrambi gli allenamenti sono validi;
  • In entrambi è sempre meglio essere seguiti da un professionista;
  • Il lavoro alternato corpo libero/ macchinario è il migliore;
  • L’esercizio a corpo libero non deve mai mancare;
  • I macchinari facilitano l’apprendimento;
  • Puntare a sapersi allenare dove e quando vuoi.

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